Per due volte in una settimana gli utenti del più diffuso social network sono stati sottoposti alla minaccia di un malware, un'applicazione sviluppata per ottenere informazioni dal profilo dell'utente
Tutto inizia così: all'utente di Facebook compare la notifica che un amico, uno fidato, li ha 'denunciati' al sito di social network per una presunta violazione delle norme d'uso. "Cliccate per avere ulteriori dettagli" (nella foto accanto, come appare la notifica). Di fronte all'avviso, molti cliccano e installano l'applicazione: perché Facebook si basa sulle conoscenze, sulle amicizie, sulle persone di cui ci si fida.
Invece 'FACEBOOK CLOSING DOWN' è un malware, ovvero un software che è in grado di inoltrare lo stesso messaggio a tutti i contatti di chi incautamente utilizza l'applicazione in buona fede. Una specie di spam del web 2.0 che ne approfitta per accedere - autorizzato dall'utente! - ai suoi dati personali.
Dunque, a quanto pare, Facebook è sotto attacco, visto che già la settimana scorsa un'altra applicazione, dal titolo The Error Check System, sfruttava lo stesso meccanismo. Si installava, accedeva ai dati personali degli utenti e si inoltrava a tutti amici.
Sembra che i tecnici del social network siano già intervenuti per rimuovere l'applicazione, che non è raggiungibile dalla pagina di ricerca, ma già alcuni blog statunitensi segnalano messaggi analoghi, segno che programmi simili continuano a funzionare.
È colpa di Facebook? No, almeno non direttamente. Il problema è che il social network è molto aperto e permette a chiunque di scrivere le proprie applicazioni, affidandosi al fatto che solo l'utente può procedere all'installazione. Ma chi scrive i software di spam ora ha capito che il meccanismo di approvazione dell'utente si può sfruttare per diffondere il 'malware'.
L'azienda creata da Mark Zuckerberg è al riparo da lamentele perché mette ben in evidenza che le applicazioni possono essere sviluppate anche da soggetti terzi, però Facebook finora era un'isola felice nel mare di spam della Rete. Pensare che la piacevole abitudine di rispondere alle segnalazioni e ai messaggi dei propri amici tramite Facebook si possa trasformare nell'ennesimo pertugio attraverso il quale viene inondata di spam la propria vita virtuale è sinceramente sconfortante.
La cosa migliore da fare, come sempre, è stare sempre in guardia, e non fidarsi ciecamente. Nemmeno di Facebook.
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Ranma 1/2 Petition
...E' incredibile quante cose si trovano mentre cerchi qualcos'altro.
Ci sono due parole che ti apriranno molte porte: "Spingere" e "Tirare".
Quando hai una cosa, questa può esserti tolta. Quando tu la dai, l'hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre.
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