00 28/04/2009 19:53
Accolto il ricorso per una caduta al museo di Gorizia
I comuni dovranno risarcire anche i turisti che inciampano o scivolano. A patto però che le cadute avvengano in luoghi gestiti dall'amministrazione comunale o affidati comunque alla sua custodia. La Cassazione, con una sentenza che ha inaspettatamente ribaltato le pronunce di merito dei giudici di Gorizia e Trieste, ha dato ragione ad una turista che nel 1986, ben 23 anni fa, era scivolata durante una visita al castello di Gorizia. La signora aveva citato in giudizio il comune dichiarando di essere caduta per colpa dell'eccessiva quantità di cera che era stata data ai pavimenti. Una causa che la Corte d'appello di Trieste, confermando la sentenza del tribunale, aveva invece giudicato generica e "insufficiente a dimostrare il nesso tra la caduta e la gestione dell'impianto". La difesa della signora però ha insistito, ritenendo che la responsabilità del comune di Gorizia fosse da collegare al solo fatto che l'amministrazione è concessionaria della gestione del castello. In sostanza, una sorta di responsabilità automatica (prevista dall'articolo 2051 del codice civile) che grava su chi ha in custodia qualcosa, indipendentemente dalle cause indicate. E' il comune quindi che deve provare di aver fatto il possibile per non far scivolare nessuno, e non il turista che deve dimostrare di non essere stato maldestro. Una tesi che la Cassazione, con la sentenza 9526, ha condiviso annullando con rinvio la decisione del 2003 della Corte d'appello triestina. Bisognerà celebrare un nuovo giudizio. Intanto, i comuni sono avvertiti: meglio non esagerare con la cera.

A regà, nel giro de una trentina d'anni divento ricco...

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