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Terremoto, almeno cinquanta morti

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    Melinda84
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    Superfunkooliano
    00 06/04/2009 14:05
    Il sindaco dell'Aquila: "Via dal centro storico"
    Nella notte forte scossa di terremoto di magnitudo 6,3 Richter (8-9 Mercalli), con epicentro al confine tra Lazio e Abruzzo. Crolli e seri danni all'Aquila e provincia. Le vittime accertate sono oltre cinquanta, molti i dispersi, cinquantamila, secondo le prime stime, gli sfollati. Frenetico il lavoro dei soccorritori che scavano anche con le mani. Il sindaco dell'Aquila ha invitato tutti i concittadini a lasciare il centro storico perchè "anche le case non crollate potrebbero essere gravemente lesionate"(nella foto, il palazzo della Prefettura, completamente distrutto) . Drammatica la situazione nell'Ospedale dove funziona solo una sala operatoria. Un punto di raccolta dei cittadini è stato allestito a Piazza d'Armi. Alle 14 allo stadio Fattori verranno distribuiti circa seimila pasti caldi. All'Aquila è arrivato il Capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Il premier Silvio Berlusconi è in viaggio

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    Melinda84
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    Superfunkooliano
    00 06/04/2009 14:06
    Sisma, oltre 26 i comuni colpiti
    Sono almeno 26 i comuni interessati in modo "serio" dal terremoto, e i danni riscontrati, i crolli di case vecchie ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all'Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia destinato a salire.

    In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio nè Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni più recenti e anche in cemento armato.

    La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono già state registrate numerose vittime. Nel centro storico dell'Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente. A Onna, dove il 50% delle case è crollato, e a Paganica la situazione è stata definita 'bruttissima' dai soccorritori giunti sul posto, che ricorda quella del terremoto dell'Umbria.

    Le aree più colpite sono, oltre al centro dell'Aquila, Villa Sant'Angelo, Paganica, San Demetrio, Onna e il comune di Fossa. Tempera, sette chilometri dall'Aquila, è uno dei paesi devastati dal terremoto ma di cui ancora nessuno parla come ad esempio di Onna, a 10 chilometri dal capoluogo di regione dove il 90% delle case è caduto e gli abitanti in questi minuti stanno scavando a mani nude per dare soccorso a chi è rimasto sotto le macerie in attesa dei soccorsi che sembrano non arrivare mai. A Tempera i morti sarebbero almeno tre, diversi di dispersi. (06 aprile 2009)

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    Melinda84
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    Superfunkooliano
    00 07/04/2009 14:48
    Sisma, le vittime sono 207, nuove scosse
    I soccorritori stanno scavando con le ruspe e a mani nude alla ricerca di sopravvissuti tra le macerie dell'Aquila e dei paesi della provincia distrutti dal terremoto, mentre la terra trema ancora e il premier Silvio Berlusconi riferisce che le vittime accertate sono 207.

    I morti identificati sono finora 190, mentre 17 sono ancora da identificare, ha detto Berlusconi in una conferenza stampa all'Aquila, dopo una breve ricognizione della situazione in città.

    Il premier ha precisato poi che i soccorritori hanno estratto vive dalle macerie 150 persone e ha invitato la popolazione a non rientrare nelle proprie case, perché sono possibili altre scosse.

    Quattro persone sono ancora sotto le macerie della Casa dello studente, nel centro dell'Aquila, crollata in seguito alla forte scossa registrata nella notte tra domenica e lunedì.

    "Ne abbiamo già individuate due, ma non riusciamo ad arrivarci", ha detto a Reuters Lorenzo Botti, responsabile dei nuclei cinofili di soccorso dei vigili del fuoco, parlando delle quattro persone ancora intrappolate, che i soccorritori continuano a considerare vive.

    Attraverso uno squarcio nella facciata del primo piano si intravedono una scrivania, una libreria e uno zaino, mentre tra gli oggetti recuperati e accatastati in un angolo ci sono manuali di diritto penale, psicologia e matematica, quaderni, dei cd e un pupazzo.

    I vigili del fuoco e gli altri soccorritori proseguono i lavori nonostante le scosse di assestamento, tre delle quali, piuttosto forti, hanno colpito in tarda mattinata L'Aquila e i dintorni, facendo cadere diversi calcinacci da edifici pericolanti.

    Le due scosse più forti sono state avvertite poco prima delle 11.30, intervallate a distanza di circa cinque minuti. La Protezione civile ha detto che la seconda, sentita anche a Roma, è stata di magnitudo 4.7.

    Già durante la notte la terra aveva tremato diverse volte, con scosse che hanno toccato i 4.8 gradi.

    VIVA DOPO 23 ORE

    Alla due di questa mattina nel centro dell'Aquila, abbandonato dalla popolazione, è stata estratta viva tra i detriti di una palazzina di quattro piani una studentessa di 24 anni, che era rimasta per una giornata incastrata tra le travi di cemento armato.

    "E' stato un salvataggio molto delicato in mezzo a travi pericolanti... Abbiamo parlato con lei... alla fine ha detto che offrirà il caffé a tutti", ha detto Aldo Zambardino del soccorso speleologico.

    Gli appartamenti dell'edificio, come molti altri nel centro storico, erano affittati soprattutto a studenti e per tutta la notte genitori e parenti hanno aspettato nella zona degli scavi notizie dei dispersi.

    I soccorritori hanno estratto finora circa 100 persone vive dalle macerie, secondo il bilancio della Protezione civile.

    Sono stati contati finora 1.500 feriti, a cui si sommano i ricoverati all'ospedale dell'Aquila che sono stati evacuati ieri in altre strutture e in un ospedale da campo, perché il nosocomio del capoluogo dell'Abruzzo è stato reso inagibile dal sisma.

    PROTEZIONE CIVILE: 17.000 SFOLLATI

    Ci sono stati momenti di tensione stamani davanti all'ospedale, come ha riferito un testimone Reuters, tra i parenti dei malati che chiedevano le cartelle cliniche rimaste nella struttura e che lamentavano l'assenza dei medici responsabili dei reparti.

    Le tende per gli sfollati, che stamani la Protezione Civile stima in 17.000 persone -- molte di meno dei 50.000 previsti ieri -- stanno ancora arrivando per dare un riparo a chi ha perso la casa, ma buona parte dei 68.000 abitanti dell'Aquila ha preferito passare la notte in automobile.

    In città sono state allestite cinque tendopoli in campi da calcio e giardini, ma molti sfollati sono stati dirottati verso gli alberghi della costa adriatica.

    Gli abitanti si sono svegliati stamani in una giornata fredda, ma soleggiata. Nel campo sportivo chiamato Piazza d'Armi lunghe file di senzatetto si sono formate davanti alle cucine da campo per ricevere i primi pasti. C'erano anche le dieci suore di clausura benedettine del monastero di san Basilio, seriamente danneggiato dal sisma.

    "No, non ci sono stufe in tenda, ma ci hanno dato tutto quello che hanno potuto", ha detto suor Giovanna, raccontando della prima notte da sfollata.

    DUE TERZI DEGLI EDIFICI DANNEGGIATI

    Il sisma, che ha avuto un'intensità massima tra i 5.8 e i 6.3 gradi, ha colpito l'Abruzzo poco dopo le 3.30 di ieri, sorprendendo gli abitanti a letto, e ha raso al suolo palazzi, chiese edifici pubblici nel capoluogo della regione, che conta circa 68.000 abitanti, e in altri 25 comuni.

    Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale e ha detto che il governo fornirà 30 milioni di euro per l'assistenza immediata, ai quali si aggiungeranno "importanti" risorse strutturali e centinaia di milioni di euro da un fondo Ue.

    All'Aquila la Protezione civile stima che due terzi degli edifici siano danneggiati. La polizia pattuglia le strade della città e ha arrestato diverse persone per sciacallaggio.

    Molti dei paesi medioevali attorno all'Aquila sono stati distrutti. A Onna, che conta circa 250 abitanti, i morti sono almeno trentotto.

    Quello dell'Abruzzo è stato il peggiore terremoto dal novembre 1980, quando in Irpinia un sisma di magnitudo 6.5 uccise 2.735 persone.

    Mia cognata ha i parenti ad Onna, la città che ieri è stata definita fantasma, ieri le hanno telefonato dicendo che un cugino era disperso, poi per fortuna abbiamo saputo che era a Praga e non aveva detto niente a nessuno. Gli altri parenti stanno bene per fortuna

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    M@rzy
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    Superfunkooliano
    00 07/04/2009 16:32
    Sono felice perché i parenti di Mely stanno bene. In una tragedia così grande un piccolo sorriso.

    Lo so che c'è poco da sdrammatizzare, ma... w Praga!

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    Melinda84
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    Registrato il: 17/06/2005

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    Superfunkooliano
    00 07/04/2009 17:06
    Più che miei di mia cognata io non li conosco...ma se fosse accaduto qualcosa il mio dolore sarebbe stato più grosso di quello che comunque è ora...
    Per aiutare anche con sms:
    Iniziativa anche da parte degli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia che, d´intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell´Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni Sms inviato contribuirà con 1 euro, che sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l´assistenza. Sarà possibile anche donare 2 euro attraverso chiamata da rete fissa di Telecom Italia, utilizzando lo stesso numero: 48580. Il Dipartimento della Protezione Civile fornira´ tutte le indicazioni sull´utilizzo dei fondi raccolti

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    Laila84
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    Funkooliano Doc
    00 08/04/2009 14:04
    Hai fatto bene a segnalarci il numero. In questi casi anche un piccolo gesto vale tanto.

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    Ranma 1/2 Petition




    ...E' incredibile quante cose si trovano mentre cerchi qualcos'altro.

    Ci sono due parole che ti apriranno molte porte: "Spingere" e "Tirare".

    Quando hai una cosa, questa può esserti tolta. Quando tu la dai, l'hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre.

    (James Joyce)
    Life is not measured by the breaths that you take, but by the moments that take your breath away