Donnavventura: 9 ragazze nel deserto!

ragazzi... queste so donne veramente toste!!!! ecco che anche con gli scooter si può girare il mondo.....leggete leggete!!!



Sembravano delle star del piccolo schermo le 9 ragazze appena tornate da 45 giorni di Marocco, temprate dal deserto, tempeste di sabbia, bivacchi sotto le stelle, pochissima acqua e tanta tanta strada.
Lunedì 11 novembre all'Old Fashion di Milano, la bellissima madrina Eleonora Benfatto ha presentato 9 reporter eleganti e spigliate, che parevano uscite dalla copertina patinata di una rivista piuttosto che da 20.000 chilometri alla guida di un camion o facendo galleggiare uno Scarabeo Aprilia sulle dune. Il sorriso di chi aveva compiuto una grande impresa si leggeva su ogni volto ed era difficile trattenersi dal raccontare ai più curiosi le mille emozioni di un viaggio così lungo, così da farli un po' sognare anche senza immagini, come è successo a noi

LE RAGAZZE

Le bellissime e sportive protagoniste di donnavventura sono uscite da una selezione di oltre 10.000 aspiranti, 60 delle quali si sono sfidate in un weekend sportivo a Clusone, con prove da vere Indiana Jones: provate voi a guadare un lago con la mountain bike o a pescare una trota a mani nude! E quest'anno si è aggiunta la novità: donnavventura si svolgerà anche in sella agli Scarabeo 200 Aprilia. E allora sotto con le prove in moto nella pista che ospiterà i prossimi mondiali di fondo! Ma le doti richieste alle 9 protagoniste non sono solo sportive: ognuna di loro è infatti un'inviata di una testata e deve dimostrare la spigliatezza alla telecamera e un'innata propensione al giornalismo. Difficile alternare le fatiche del lungo raid con speciali e reportages. Ritmi vertiginosi dalle partenze all'alba agli arrivi a notte fonda, per improvvisare una cena e montare le tende con le ultime energie del giorno. Nei momenti di riposo la penna doveva scorrere veloce a immortalare le sensazioni di ogni attimo.


LA PARTENZA

le 9 ragazze e 3 uomini dello staff partono da Milano a bordo di 2 land Rover, 1 camion Unimog e 3 Scarabeo 200 con l'inconfondibile tocco di Alviero Martini sulla sella geografata e sul bauletto posteriore, verso il porto di Genova, dove le aspetta no 36 ore di navigazione fino a Tangeri. I due giorni in nave sono ricchi di breafing per preparare la spedizione alle difficoltà del deserto, che saranno vai via maggiori con il passare dei giorni, nello stile donnavventura.

I MEZZI

La carovana che dovrà affrontare i 20.000 chilometri in 45 giorni è composta da:
2 Land Rover
1 camion Unimog
3 Aprilia Scarabeo 200 griffati Alviero Martini
Questi mezzi saranno guidati alternativamente da tutte le ragazze, anche se le top driver degli scooter sono state Irene e Barbara, che non hanno mollato quasi mai il gas. Tra tutte si è distinta Ilaria, che completamente digiuna di moto e deserto non ha mai perso l'occasione per sfidare i pericoli in sella allo Scarabeo, comportandosi davvero egregiamente.
Alla fine del lungo raid manco a farlo apposta, ma bisogna magnificare uno degli sponsor! Ebbene sì, tra camion insabbiati, forature, motori delle jeep sempre in panne gli unici 3 mezzi ad andare sempre al massimo sono stati gli Scarabeo! Nemmeno le pietraie nel pre-deserto sono riuscite a piegare le forcelle, il motore è sempre stato brillante nonostante fiumi di sabbia si insidiassero in ogni ingranaggio. Ma grande merito è stato anche della manutenzione effettuata dalle centaure, che ogni giorno si sono preoccupate di pulire i filtri, controllare bulloni, livelli e pressioni, come dei meccanici navigati. Per ogni inconveniente più grave sono a disposizione dei meccanici Aprilia, ma solo via telefono!


IL MAROCCO

Scesi dalla nave ecco ad accoglierle il Marocco, prima le città di Tetouan, Ifrane e da qui lo sterrato insidioso per le motocicliste, e poi giù fino al deserto e al mare. Le porte del Sahara si aprono qui, ma prima bisogna superare la catena dell'Atlante. Poi le grandi dune di Merzouga. Dopo i primi momenti di civiltà ora le giornate si susseguono a ritmi massacranti: sveglia all'alba e guida sullo sterrato fino al buio, per rispettare la durissima tabella di marcia. L'inconveniente è sempre dietro l'angolo, perché rompere l pneumatico di un camion sulle tortuose stradine a strapiombo a 2000 metri, incrociando guidatori troppo "allegri" non è certo un giochetto semplice. Dopo le riparazioni a Erfoud, altro angolo di civiltà tra dune vento e cammelli, una sgonfiatine ai pneumatici e la carovana è pronta a surfare sulle onde di sabbia, il vero deserto comincia qui! La carovana prosegue, direzione Ouarzazate, che accoglie le ragazze on un tramonto indimenticabile, con tinte dal marrone al blu Le notti si susseguono tra bivacchi sotto le stelle o nelle grandi tende, ma il campo base è un rito che va preparato con minuzia, anche senza luce. Dopo i tramonti tra le dune sono le stellate africane lo spettacolo più suggestivo, sembra quasi di toccarle… La strada si snoda tra sabbia e sterrati, ma già l'aria salina si fa sentire, tra pochi chilometri il mare. Dopo una notte in un hotel full optionals (e ci voleva!) le donneavventura sono pronte a uscire dal magico Marocco: dopo la città di Dakklà è già Mauritania

LA MAURITANIA

Posti di blocco, militari ovunque, questa è la prima accoglienza alla spedizione. 9 donne bianche e per giunta molto carine non passano inosservate e i controlli si fanno più lunghi per cercare d'intrattenerle un minuto di più. Ma dopo le formalità eccole nella terra pescosissima dell'Atlantico, un paese ancora in crisi e molto militare. Il primo tragitto è subito da brivido, bisogna attraversare una pista a ridosso di un campo minato, e per giunta il ritardo accumulato in dogana è forte, percui bisogna tirare. Una scivolata dello Scarabeo o una perdita dell'orientamento potrebbero scatenare l'irreparabile. Ad un tratto esplode la ruota anteriore sinistra del camion che finisce fuori strada. Benvenute donneavventura! Destinazione Smara, una cittadina del'ultimo minuto, voluta da Kofi Annan nel deserto per risolvere i problemi del Polisario. Intorno sabbia, e in mezzo una pisa difficile da seguire, anche dopo 20 giorni la concentrazione dev'essere massima. Qui in Mauritania sono affascinanti le battute di pesca, dove tutto il paese è coinvolto e si aspettano i pescatori con le reti gonfie per assaggiare un freschissimo sushi improvvisato. Anche le nostre Indiana Jones non si sono tirate indietro! Ma dopo l'ultima cittadina ritornano le palme e l'acqua color smeraldo, si rientra in Marocco ancora verso Agadir.

IL RITORNO

Ora mancano le grandi città, la sabbia sembra essere scomparsa e un po' di organizzazione è quello che ci vuole. Ma prima di Essaouira è d'obbligo un pellegrinaggio al villaggio di Tangarò, dove visse per un po' di anni Jimi Hendrix. La carovana dopo l'ennesima rottura di una Land si sposta a Marrakech, celebre per i colori della piazza Jama El Fna, gremita di incantatori di serpenti, spremute espresse e un'atmosfera festosa da circo orientale. Nuova partenza, nuova rottura dei freni del camion, che dovrà solo rallentare fino a Rabat. Le tappe procedono veloci, niente più bivacchi ma qualche agio considerato un lusso fino a pochi giorni fa. Dopo la sosta a Tangeri, l'ultimo pasto magrebino e il tè alla menta fumante è ora d'imbarcarsi, per altre 36 ore di navigazione, ma con l'orgoglio di aver portato a termine un'impresa davvero fuori dal comune.
Sul traghetto restano i ricordi, immagini stampate di tramonti e colori emozionanti e un foglio ancora bianco, avanti reporter le testate aspettano le vostre emozioni!


I RICORDI

45 giorni tra difficoltà, imprevisti paura, ma con la certezza di poter superare ogni ostacolo. Questa è stata la forza di 9 ragazze compatte e pronte a tendersi la mano per continuare i ritmi da raid agonistico. Cambiare la ruota di un camion in mezzo alla tempesta di sabbia o spingerlo fuori dalle dune sono state solo alcune delle piccole grandi imprese di un gruppo di ragazze assolutamente normali. Poche di loro qualche mese fa avrebbero mai pensato di ritrovarsi a bivaccare nel deserto dopo gornate estenuanti. Ognuna con il suo lavoro, famiglia e fidanzato e una vita comune a tutti quanti. E' così che nasce e ogni anno cattura l'entusiasmo Donnavventura. Con lo spirito di chi si sente esploratore dentro, e che per una volta può mettersi alla prova e assaporare sia lo stress che le luci della ribalta, e giocando un po' con l'obiettivo sentirsi una star per qualche giorno, finchè anche questo inverno non porterà via la notorietà e lascerà un grande ricordo nella mente di chi c'era.