Ci si potrà rivolgere al display di un ufficio allo stesso modo in cui ci si rivolge a una persona in carne e ossa, parlando con spontaneità, quasi dimenticandosi di aver davanti una macchina e chiedendo: «Uhm, ho dei problemi con la stampante, ehh…e ora cosa faccio?» E lui capirà, intelligente e comprensivo, e fornirà all'utente in difficoltà indicazioni preziose, evitando di andare in tilt di fronte agli «ehh» o agli «uhm».
COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO PARLATO - Si chiama Spoken Language Undertstanding (SLU) ed è il software elaborato dai ricercatori europei e tradotto in tutti gli idiomi del Vecchio Continente che traduce in tempo reale le conversazioni spontanee. L'applicazione si basa su un ricco campione di conversazioni registrate, che il software ha imparato a riconoscere e tradurre, migliorando notevolmente la qualità dell'interazione tra persone e computer, ancora poco efficace. Come spiega Silvia Mosso, coordinatore del Luna Project (il grande progetto di cui fa parte SLU), per insegnare al software a decifrare molti termini, e ancor più a filtrare le espressioni non significative, è stato necessario registrare una mole significativa di conversazioni tra le persone, educare con pazienza il sistema e quindi applicare modelli statistici e linguistici all'avanguardia.
VOICE RECOGNITION - Del resto le applicazioni di riconoscimento vocale sono uno dei settori più in evoluzione, dopo aver già rivoluzionato significativamente il settore delle cosiddette customer relations, ovvero le relazioni con i clienti. Nelle banche, nel settore turistico e in molti uffici ormai parte dei rapporti con la clientela è delegata a postazioni automatizzate che sono in grado di riconoscere parole isolate e soddisfare la quota più semplice dei quesiti delle persone. SLU migliora l'interazione uomo-macchina andando oltre il criterio di comprensione basato solo su set di opzioni limitate (del tipo: «se vuole fare questo, prema 1; altrimenti parli con l'operatore») su cui si sono basati sino ad oggi i sistemi di voice recognition. Presentato all'ICT 2008, il più grande evento della European Information and Communication Technology, è stato sviluppato da un team di ricercatori che ha lavorato sulla modellazione semantica e sull'apprendimento automatico, in partnership con France Telecom, CSI Piemonte e Loquendo.
23 gennaio 2009
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