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A che punto siamo con la crisi?

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    Laila84
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    Funkooliano Doc
    00 26/11/2008 21:59
    Italiani e riforme
    [SM=g1558809]
    Arriva l'Economic Outlook dell'OCSE e le notizie per l'Italia sono, come ci si aspettava, pesanti. Sullo sfondo dei dati diffusi dall'organizzazione internazionale con sede a Parigi, è possibile una lettura delle misure anti-crisi del Governo.

    Il 2008 si chiuderà con un PIL in arretramento per -0,4 per cento; andrà ancora peggio il 2009, con un secco -1,0 per cento; per l'inizio della ripresa bisognerà attendere il +0,8 per cento del 2010. Nella media dell'Area Euro il rallentamento è meno marcato, con +1,0 per cento nel 2008 e -0,6 per cento nel 2009, e la ripresa più rapida, con +1,2 per cento già nel 2010. Ancor più reattivi gli Stati Uniti che, dopo il +1,4 per cento del 2008, registreranno un -0,9 per cento nel 2009, seguito da un +1,6 nel 2010.

    La recessione investirà tutti, ma l'Italia farà segnare il rallentamento più acuto e la ripresa più lenta. [SM=x671473] Un dato, questo, che risalta ancor di più nei confronti dei singoli Partner: il PIL della Francia è atteso crescere di 0,9 per cento nel 2008, per poi segnare un arretramento di -0,4, seguito da una ripresa di 1,5 per cento; per la Germania i valori sono rispettivamente +1,4, -0,8 e +1,2 per cento; per il Regno Unito +0,8, -1,1 e +0,9; per la Spagna +1,3, -0,9, +0,8. Risaltano la Grecia e il Portogallo, Paesi con i quali sempre più spesso ricorre il confronto con l'Italia: per la Grecia il PIL segnerà un +3,2 per cento a fine 2008, seguito da +1,9 nel 2009 e +2,5 nel 2010; per il Portogallo i tre valori sono rispettivamente +0,5, -0,2 e +0,6.


    Un'Italia, dunque, maggiormente esposta alla recessione e maggiormente toccata sul fronte dei consumi delle famiglie. E nello scenario recessivo che si ha di fronte, la dinamica dei consumi è sia effetto della recessione che causa della stessa, secondo la concatenazione keynesiana di domanda-produzione- redditi-domanda.

    Dopo l'incontro di ieri con i Sindacati, si sono meglio profilati gli interventi che il Governo sta predisponendo per il sostegno dei redditi delle famiglie e il rilancio della loro domanda: una erogazione cash, una tantum a Natale, compresa tra 150 e 800 Euro, circoscritta ai nuclei familiari più numerosi e a reddito basso; la cosiddetta social card, con cui anziani indigenti e famiglie con bambini sino a tre anni e a reddito basso potranno ottenere sconti sui prezzi al consumo sino ad un importo cumulato di 120 Euro per il primo bimestre, che poi diverrebbe di 40 Euro per i successivi bimestri; l'introduzione di una tariffa sociale per l'energia elettrica e il gas, che dovrebbe permettere risparmi sino a 130 Euro l'anno.

    Possono essere considerati a favore delle famiglie anche: il fondo di garanzia per i mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti, che è ancora allo studio; il rafforzamento degli ammortizzatori contro la disoccupazione e la loro estensione ai contratti atipici e flessibili; la proroga della detassazione degli straordinari e dei premi di produzione; l'abolizione del ticket sulle visite sanitarie specialistiche, anche questa ancora allo studio.

    È difficile attendersi un impatto immediato sulla domanda aggregata dalla detassazione degli straordinari e dei premi di produzione, dal momento che in condizioni di recessione il numero di ore lavorate e l'utilizzo degli impianti tende a scendere al di sotto del livello normale. Lo stesso può dirsi, per altre ragioni, per la possibile abolizione del ticket, che non solo non è strumento diretto allo stimolo della domanda per beni e servizi prodotti dal settore privato, ma potrebbe, se adottato di fretta e senza una adeguata selezione dei beneficiari, portare in dote aumenti di spesa pubblica non sostenibili.
    ...
    I provvedimenti che creano direttamente maggiori possibilità di spesa in capo alle famiglie sono giustamente condizionati a requisiti molto stringenti (l'età, la numerosità del nucleo, il basso reddito) e di importi contenuti. Se si considera l'una tantum di importo massimo e la social card, nel 2009 si raggiunge un valore pari mediamente a 80-90 Euro in più al mese, che salgono a 100 se si considera anche la massima agevolazione sulle utilities energia e gas. Ma è un tetto massimo di cui beneficeranno in pochissimi della già ristretta platea di riferimento per gli interventi.

    Se, invece, si considera il valor minimo dell'una tantum e un valor intermedio per le agevolazioni tariffarie, si arriva a un valore molto più contenuto, pari mediamente a 20-30 Euro in più al mese.
    Nel complesso, il mix di interventi lato domanda appare non all'altezza della magnitudo del ciclo. E se è condivisibile l'esigenza di commisurare il più possibile le nuove spese vive alle possibilità di bilancio pubblico, si deve ricordare che le grandi assenti continuano ad essere le riforme strutturali.

    Una di queste, la completa liberalizzazione degli sconti di stagione nel timing (anche subito) e nella percentuale, avrebbe un immediato doppio effetto positivo: rafforzerebbe il potere di acquisto di tutte le famiglie e, in particolare, il potere di acquisto delle nuove erogazioni cash ai più bisognosi; sarebbe, inoltre, a costo zero per le finanze pubbliche, e anzi con ogni probabilità a costo negativo, nella misura in cui la flessibilizzazione dell'offerta aiuterà a rilanciare le compravendite cerando redditi e basi imponibili.

    Ma le potenzialità anti-crisi delle riforme strutturali non si esaurisce qui. Sono tanti i fronti su cui l'Italia dovrebbe attivarsi. Per la loro portata, non è immaginabile che tutti i nodi possano essere affrontati e sciolti seduta stante, ma si devono instradare bene i processi di cambiamento, con l'annuncio di primi passi concreti di riforme da proseguire con costanza dal 2009 in poi.


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    Ranma 1/2 Petition




    ...E' incredibile quante cose si trovano mentre cerchi qualcos'altro.

    Ci sono due parole che ti apriranno molte porte: "Spingere" e "Tirare".

    Quando hai una cosa, questa può esserti tolta. Quando tu la dai, l'hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre.

    (James Joyce)
    Life is not measured by the breaths that you take, but by the moments that take your breath away
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    motopippa
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    Superfunkooliano
    00 27/11/2008 10:08
    c'è molta crisi....molta
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    Alex P3
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    Sommo ammy

    Superfunkooliano
    00 27/11/2008 16:46
    E ti pareva che non eravamo i peggio messi!
    Tra qualche anno il Congo in confronto a noi sarà una potenza economica!
    E tutti felici e contenti.

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    motopippa
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    Superfunkooliano
    00 27/11/2008 21:18
    e viaa in congo.....e poi le Congolesi..mhmh...se dice Congolesi??