00 10/11/2008 15:16
Labbra a canotto, seni alla Pamela Anderson, zigomi tondi come mele renette. Il 'ritocco barocco' spopola al Centro-Sud d'Italia e cattura soprattutto donne avanti con gli anni, attratte dagli eccessi e destinate a non arrendersi ai segni del tempo davanti allo specchio. E Roma, su questo fronte, la fa da padrona: spetta senz'altro alla Capitale il primato barocco della chirurgia plastica. Più sobrio il Nord, contenuto e misurato. Nel settentrione, infatti, a una sesta di seno si preferisce una terza abbondante, a un naso alla Janette Jackson un profilo alla Juliette Binoche. A tracciare la mappa del ritocco sfarzoso e rococò è Pietro Lorenzetti, direttore scientifico del Villa Borghese Institute di Roma, chirurgo plastico e docente all'università Cattolica di Porto Alegre, in Brasile, nel corso di un incontro, oggi nella Capitale, dal titolo 'La donna, la bellezza'. Roma capitale del 'ritocco barocco', dunque. Ma si difendono bene anche Napoli e la Sicilia, mentre al Nord l'unica Regione dove ancora spopolano seni XXL e labbra piene e turgide è l'Emilia Romagna. "Dalla Toscana in su - spiega Lorenzetti - torna di moda la sobrietà, con un ritocco di gran lunga più naturale". E l'esperto, quanto ad eccessi, bacchetta i colleghi, spesso complici di metamorfosi caricaturali. "Dobbiamo fare una riflessione - afferma rivolgendosi all'intera categoria dei bisturi della bellezza - e chiederci, nonché far notare alle donne che si rivolgono a noi, se una bella ragazza di 18 anni ha forme così eccessive. Dobbiamo essere educatori, ed elargire consigli a piene mani alle nostre pazienti. Spiegare che alcune rughe di espressione sono naturali e vanno lasciate così come sono, senza cercare di cancellare ad ogni costo i segni del tempo, finendo così per assumere un aspetto estremamente finto. La verità - aggiunge con una stilettata ai colleghi dal bisturi barocco - è che 'riempire' è molto facile, e spesso non si ha tempo per confrontarsi e parlare col paziente. Bisogna invece ispirarsi alla sobrietà, ai canoni classici della bellezza, evitando di intervenire con superficialità". Del resto la maggior parte delle donne italiane, secondo i dati di uno studio Censis presentati oggi per l'occasione, si piacciono per quel che sono (40,9%) o si apprezzano abbastanza, anche se ci sono alcune cose del loro aspetto che vorrebbero poter migliorare (43,7%). Non sembrano, inoltre, simpatizzare granché per il ritocco, apparentemente impermeabili al fascino della chirurgia plastica ed estetica. "Ma attenzione - avverte Lorenzetti intervenendo su quest'ultimo punto della ricerca - la quasi totalità delle italiane nega di essersi sottoposta a un intervento di questo tipo. Non amano sbandierare il ritocco ma preferiscono nasconderlo". E labbra a canotto e seni extralarge rendono sicuramente più ardua l'impresa: un altro aspetto da tenere in debita considerazione.

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