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Scuola: decreto Gelmini è legge. Pd e Idv: referendum

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    Melinda84
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    Superfunkooliano
    00 29/10/2008 19:25
    ROMA (Reuters) - di Paola Diana e Massimiliano Di Giorgio
    Mentre, come previsto, oggi il Senato ha approvato definitivamente il contestato decreto Gelmini sulla scuola, le proteste degli studenti non si fermano, con medi e universitari che pensano ad organizzare una manifestazione al Quirinale per chiedere al Capo dello Stato di non firmare la legge, e il Pd e il partito di Di Pietro annunciano un referendum abrogativo.

    La ministro Maria Stella Gelmini ha invece commentato, con uno scarno comunicato, che "La scuola cambia. Si torna alla scuola della serietà".

    Il sit in degli studenti "in difesa della scuola pubblica" a piazza Navona è esploso in un boato dopo che stamattina l'aula di Palazzo Madama ha detto sì con 162 voti favorevoli, 134 contrari e tre astenuti, alla conversione del decreto in legge.

    Proteste si sono svolte anche in altre città: a Milano ci sono stati momenti di tensione tra studenti e polizia ma senza serie conseguenze, a Firenze due cortei spontanei hanno bloccato la circolazione delle auto nel centro, e cortei si sono svolti a Napoli.

    Nella Capitale, a pochi passi dal Senato, alcune migliaia di ragazzi, tra la curiosità dei turisti che di solito affollano piazza Navona, hanno ritmato "buffoni, buffoni" e il classico slogan di tutte le stagioni di protesta, "Se non cambierà, lotta dura sarà".

    Dopo il voto, una delegazione di senatori del Pd e dell'Italia dei Valori è scesa per incontrare gli studenti in piazza, sotto l'occhio delle tv ma anche di decine di agenti di polizia in tenuta antisommossa.

    Dopo che alla Camera il governo ha imposto la fiducia sul provvedimento, al Senato la maggioranza ha bocciato compattamente tutti gli emendamenti dell'opposizione - Pd, Idv e Udc - respingendo l'invito lanciato ieri in "zona Cesarini" dal segretario del Pd Walter Veltroni a ritirare il decreto.

    E proprio Veltroni, oggi, ha annunciato l'iniziativa referendaria, dopo che l'Idv aveva già suscitato questa mattina l'entusiasmo dei ragazzi di piazza Navona con la proposta di continuare la lotta anti- Gelmini col referendum.

    "Abbiamo deciso di promuove un referendum abrogativo della parte più estesa possibile del decreto Gelmini", ha detto Veltroni in una conferenza stampa. "Stiamo studiando il quesito, che verrà presentato nei prossimi giorni".

    "I militanti dell'Italia dei Valori sono già per strada con i banchetti per raccogliere le firme per il referendum contro l'ignobile Lodo Alfano - ha detto Di Pietro in un comunicato - Lo stesso faranno dal giorno dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale della famigerata legge Gelmini, proseguendo la raccolta per promuovere un altro referendum: contro questa arrogante legge che umilia milioni di famiglie, studenti e insegnanti...".

    FORSE PROTESTA AL QUIRINALE. DOMANI SCIOPERO NAZIONALE

    Ma gli studenti anti-Gelmini sembrano determinati a giocare un'altra carta, prima dell'eventuale ricorso al referendum, con l'appello diretto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

    Sciolto il sit in, parte dei manifestanti di piazza Navona si è messa in marcia, in un corteo improvvisato, verso l'ateneo della "Sapienza", dove si terrà un'assemblea per decidere come proseguire la protesta, dopo il voto di Palazzo Madama, e mentre la ministro Gelmini annuncia che entro una settimana presenterà anche il suo piano sull'Università.

    E in molti, dicono gli stessi studenti, vorrebbero organizzare nei prossimi giorni una manifestazione al Quirinale, per sollecitare l'intervento del capo dello Stato, che nei giorni scorsi aveva chiesto il dialogo sulla riforma.

    Domani, intanto, a scendere in piazza a Roma saranno i sindacati, con una manifestazione unitaria contro il decreto Gelmini, ormai divenuto legge.

    Nelle intenzioni degli organizzatori lo sciopero del 30 ottobre sarebbe dovuto avvenire prima del voto finale del Senato, ma l'opposizione - che oggi, Udc compresa, ha votato compatta contro il decreto - ha accusato la maggioranza di aver stretto il calendario dei lavori in aula proprio per battere sul tempo i sindacati.

    SCONTRI TRA GIOVANI DI DESTRA E DI SINISTRA, 2 ARRESTI

    Intanto stamattina, dopo il voto del Senato, studenti e giovani appartenenti a un gruppo di estrema destra e loro coetanei militanti di centri sociali si sono scontrati in piazza Navona, e la polizia, intervenuta per sedare le violenze, ha arrestato 2 persone, riferisce la Questura.

    Sono state inoltre fermate 21 persone - solo due minorenni - di destra, quattro delle quali denunciate per porto abusivo di oggetti atti a offendere, e sono stati sequestrati bastoni, sassi, spranghe e altri oggetti del genere.

    I due arrestati sono un 34enne di sinistra, che ha partecipato agli scontri di stamattina, e un 19enne di destra, che sostiene di essere passato per caso nel luogo dei tafferugli. Il primo deve rispondere di lancio di oggetti pericolosi, danneggiamento, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, il secondo invece di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

    In piazza Navona i due gruppi - aderenti del Blocco Studentesco e militanti di due centri sociali romani dell'area "antagonista", dicono testimoni - si sono affrontati con fumogeni e bastoni, danneggiando anche i tavolini di un bar.

    Secondo alcuni testimoni gli scontri sono iniziati quando i giovani del Blocco Studentesco hanno tentato di aprirsi uno spazio all'interno della manifestazione, e alcune foto li ritraggono mentre impugnano bastoni con entrambe le mani.

    Negli scontri, ha detto un funzionario della Questura, sono rimasti feriti, ma in modo lieve, un ispettore e due agenti.

    Poche decine di minuti prima, un altro scontro analogo nella vicina piazza delle Cinque Lune, aveva provocato il ferimento, seppure lieve, di due giovani.

    La Rete degli Studenti, il "sindacato" di medi e universitari vicino al centrosinistra, ha condannato "chi ha cercato di trasformare la piazza in un teatro di guerra".

    "Le forze dell'ordine sono intervenute su richiesta dei manifestanti che volevano proseguire pacificamente quando la situazione, già tesa dalla mattinata, stava precipitando", dice un comunicato.

    CHE DICE LA RIFORMA GELMINI

    Il contestato provvedimento che prende il nome dalla ministro accorpa misure di vario tipo. Per esempio punta a contenere il costo dei libri di testo scolastici, stabilendo che essi dovranno durare almeno cinque anni, e insieme reintroduce la vecchia figura del "maestro unico" o "prevalente", affiancato da quelli di religione e di inglese.

    Sono già tornati, intanto, i voti espressi in numero, coi decimi, e col 5 in condotta si rischia la bocciatura. Si studierà l'educazione civica. Ma viene bloccato anche il turn over degli insegnanti che vanno in pensione, con la scomparsa di 87mila posti in tre anni.

    La legge non parla in modo specifico del tempo pieno, ma dato che l'orario del "maestro unico" sarà di 24 ore settimanali, in molti - soprattutto le famiglie dove entrambi i genitori lavorano - temono che questo significherà una riduzione degli orari di presenza a scuola, o un aumento delle attività a pagamento.

    Il premier Berlusconi ha però assicurato che con le nuove norme sarà invece possibile estendere il tempo pieno, utilizzando meglio gli insegnanti.

    Il provvedimento destina anche 20 milioni di euro all'edilizia scolastica, ma riduce complessivamente la spesa per la scuola elementare di 7,8 miliardi di euro, pur promettendo di impiegare il 30% di questa somma per premiare i docenti più meritevoli.

    Da giorni, intanto, protesta anche il mondo dell'università, contro i tagli previsti per gli atenei in buona parte dalla legge 133, la manovra finanziaria triennale dello scorso agosto, chiedendo in particolare il ritiro degli articoli 16 e 66 sulla possibilità per le università di trasformarsi in fondazioni, sui tagli al fondo per il finanziamento ordinario delle università e sul blocco del turnover del personale.
    [Modificato da Melinda84 29/10/2008 19:26]

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    Alex P3
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    Sommo ammy

    Superfunkooliano
    00 30/10/2008 12:59
    Forza raga continuate a protestare! Il referendum è il minimo ce si possa fare. Mica possono fare quello che vogliono questi qua!

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    Melinda84
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    Moderatore

    Superfunkooliano
    00 30/10/2008 18:38
    Pure la sorella della Gelmini (insegnante) è contro il decreto figuriamoci ^^

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    M@rzy
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    Superfunkooliano
    00 02/11/2008 14:57
    Ragazzi, a me la Gelmini (con legge annessa) piace. I motivi sono molteplici (senza andare in argomentazioni ideologiche):

    -Abbiamo sempre detto che l'istruzione italiana è un po' carente dal punto di vista qualitativo. Ora si cambia.

    -maestro unico significa che i bambini hanno un punto di riferimento per 5 anni (e nn è poco, visto che a me per esempio i maestri cambiavano tutti gli anni, e puntualmente nn ci si raccapezzava)

    -libri per 5 anni significa meno soldi spesi

    -più che di tagli io parlerei di riduzione di sprechi, visto che ci sono corsi universitari con 6, 4 o addirittura 1 solo iscritto (e quindi un prof x uno studente nn mi pare un modo intelligente x spendere i soldi)

    -voto in condotta significa che (finalmente) un po' di disciplina in più nn dovrebbe mancare

    Inoltre, sono stato ad un'assemblea alla Sapienza (chi lo avrebbe mai detto), e vi assicuro che gli studenti - come la maggioranza delle volte - nn si rendono neanke conto di quello che vogliono fare, visto che, oltre a "dobbiamo agire" e "ora che siamo tanti", nn è ke si diceva granché.

    La legge in questione smuove, invece, gli insegnanti. Sono loro che fomentano, soprattutto quelli che temono per il posto di lavoro, visto che passano la maggior parte del tempo a far ben poco. Quelli che lavorano seriamente - datemi retta - il posto ce l'hanno assicurato.

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    Alex P3
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    Sommo ammy

    Superfunkooliano
    00 02/11/2008 20:33
    Si e il taglio dei fondi alle già povere scuole italiane?
    Se davvero volevano togliere gli sprechi andava fatta una cosa più mirata, ad esempio i corsi con 1 studente li togli del tutto ecc ecc, ma tagliare tutto a tutti non va bene.

    E tutti i maestri in più che fine faranno? Invece di creare posti di lavoro ne riducono di 1 terzo?

    Per non parlare dei ricercatori che ne sarà assunto 1 per ogni 5 che vanno in pensione.

    E tutto questo per recuperare 1,4 miliardi di euro, che nel bilancio finale non sono niente e potevano essere recuperati in mille altri modi.
    Ma lo scopo reale di questa legge è un altro, e alla prossima puntata.

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    M@rzy
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    Superfunkooliano
    00 02/11/2008 22:38
    I maestri e i prof in più sono il vero spreco. E paghiamo pure quelli, non ci preoccupiamo. Ci lamentiamo sempre dell'istruzione italiana, e poi una volta che si fa qualcosa per bene, non va bene neanche quello...

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    Alex P3
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    Sommo ammy

    Superfunkooliano
    00 03/11/2008 12:40
    E recuperando un miliardo di euro si risolvono i problemi dell'Italia?
    No. Così ci si ritrova ad avere sempre un mare di debiti ed in più un sacco di disgraziati senza lavoro.
    Se dimezzassero i loro di stipendi si recupererebbe ben più di un miliardo di euro, nessuno sarebbe senza lavoro e tutti sarebbero felici e contenti!

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    M@rzy
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    Utente Vip

    Superfunkooliano
    00 03/11/2008 13:41
    Questo è vero, ma sia io che te sappiamo che purtroppo nn succederà mai.

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    Melinda84
    Post: 3.588
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    Superfunkooliano
    00 03/11/2008 13:51
    anzi se li sono aumetati all'unanimità i loro stipendi!!

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    Laila84
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    Funkooliano Doc
    00 03/11/2008 20:10
    i politici non hanno fondo per i loro portafogli!che amarezz...

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    Ranma 1/2 Petition




    ...E' incredibile quante cose si trovano mentre cerchi qualcos'altro.

    Ci sono due parole che ti apriranno molte porte: "Spingere" e "Tirare".

    Quando hai una cosa, questa può esserti tolta. Quando tu la dai, l'hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre.

    (James Joyce)
    Life is not measured by the breaths that you take, but by the moments that take your breath away